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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea di Suad Amiry, Mondadori 2020

Palestina 1947. Giaffa è una città bella e fiorente. Caffè esclusivi, mercati, aranceti famosi in tutto il mondo. La vita scorre ignara del dramma che di lì a poco investirà tutto il popolo palestinese. Subhi è un meccanico quindicenne molto bravo nel suo lavoro, nonostante la giovane età. Per aver risolto un problema molto serio alle pompe idrauliche di un importante aranceto, riceve in regalo un abito inglese di pregiata lana di Manchester. … Forse un po’ caldo per l’estate palestinese, ma molto gratificante per il ragazzo che vorrebbe indossarlo sempre, soprattutto per fare colpo sulla giovane Shams della quale si è innamorato al primo sguardo. Ma l’estate spensierata, fatta di aquiloni che volano nel cielo e di feste sotto le stelle passa troppo in fretta. E con l’inverno arriva anche il momento in cui gli inglesi abbandonano la Palestina, permettendo così agli ebrei di impossessarsene per costituire lo stato di Israele. Così Giaffa viene letteralmente requisita ai suoi abitant

Il tempo di un lento di Giuliano Sangiorgi, Einaudi 2021

La bottiglia gira veloce. A chi toccherà stavolta pagare pegno? Luca teme che la bottiglia scelga lui, teme il momento in cui le sue piccole bugie di adolescente si scontreranno con la realtà. Luca che fa tanto il gradasso con i suoi amici, vantandosi di aver baciato già molte coetanee, Luca che scopre il vero gusto di un bacio con Maria Giulia, così diversa da tutte le altre ragazze. Quella sera di primavera, quando la bottiglia sceglie proprio Luca e Maria Giulia, tutto cambia. È l’inizio di una storia dai risvolti imprevisti e imprevedibili che dal 1984 approda agli anni 2000 portandoci tra Italia e America, tra le strade assolate della Puglia ai bar americani dove incontrare personaggi sui generis e icone del jazz. Un romanzo breve da leggere sotto l’ombrellone. Immagini bellissime costruite dalle parole che Sangiorgi sa accostare. Unica nota stonata secondo il mio gusto, è il finale che lascia a mio avviso troppi punti sospesi tanto da far sembrare tutta la storia un bel po’ ir