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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

Come fili di seta di Rabee Jaber, Feltrinelli 2011

Marta è una giovane donna che nei primi anni del 900 sposa un suo conterraneo che dopo poco tempo parte per l’America in cerca di fortuna. Lei resta in Libano, ma dopo due anni non sopporta più l’assenza del marito che sembra essersi volatilizzato e parte a sua volta per cercarlo. Ma come può Marta ritrovare un uomo in un paese sconosciuto e sterminato come l’America? Il viaggio in nave, i giorni interminabili a Ellis Island, i primi tempi complicati in un posto nuovo e sconosciuto, l’aiuto di altri immigrati come lei, la ricerca del marito, gli anni che poi scorrono e la vita americana che Marta si costruisce. Tratta dalle vicende reali della famiglia dello scrittore, questa storia familiare abbraccia un secolo di vita e di storia. Non so se consigliare o meno questo romanzo. Io di certo non lo rileggerei… Non è un brutto libro e non è scritto male, ma non mi ha coinvolto per tutta la lettura come generalmente fanno le storie familiari.

La malnata di Beatrice Salvioni, Einaudi 2023

Sulle rive del Lambro, due ragazze sconvolte e semisvestite cercano di occultare il cadavere di un uomo. Siamo nel 1936 el’uomo porta appuntata sul petto una spilla fascista. A raccontare in prima persona è Francesca, una delle due ragazze. Francesca che come tutti al paese sente parlare di una coetanea che chiamano la malnata, una ragazza che tutti sfuggono, mentre lei, Francesca, la vorrebbe come amica. E questa strana amicizia nasce, cresce, si consolida. Un’amicizia strana e atipica perché troppo diverse sono loro, le due protagoniste della storia. Tra parate fasciste, giochi di ragazzi che diventano velocemente e inesorabilmente grandi, manie di colonialismo che sfociano in guerre assurde che portano solo morti inutili, si snoda la storia di questa amicizia e di ciò che le porta sulle rive del fiume a cercare di nascondere un cadavere. Un romanzo breve ma molto intenso. Una storia italiana fatta di credenze, superstizioni, dolori talvolta troppo grandi da affrontare, ma anche

Come d’aria di Ada D’Adamo, Elliot 2023. (Vincitore premio Strega 2023)

Memoire, biografia, struggente realtà, raccontata senza finzioni e senza sconti. Dalla nascita di Daria, figlia voluta e desiderata alla quale non era stata diagnosticato nulla in gravidanza… Bimba nata affetta da una grave malformazione cerebrale che ha come conseguenze un ritardo notevole, ipovisione grave, impossibilità di camminare e di avere una vita anche parzialmente autonoma. Cosa succede se dopo aver programmato la propria vita in funzione della vita di una figlia che ha continua necessità di assistenza, la madre scopre di avere un tumore? Questo cambiamento nella vita di Ada D’adamo l’ha spinta a scrivere, a raccontare senza filtri una realtà non solo non facile, ma assolutamente gravosa e logorante. Specie quando ad aver bisogno di cure è colei che ha sempre curato. Pagine che non trovano parole per essere commentate perché da sole gridano un dolore troppo grande per essere compreso in tutta la sua portata. Queste storie meritano di essere conosciute, al di là di come l

Rubare la notte di Romana Petri, Mondadori 2023. (Finalista al premio Strega 2023)

Il piccolo principe è sicuramente uno dei racconti più letti e conosciuti al mondo. Io stessa l’ho letto svariate volte e ogni volta che lo rileggo mi sembra di trovarci sempre qualcosa di nuovo e bellissimo. Ma chi c’è dietro il piccolo principe? Chi è la mente che ha creato questo bimbo fantastico arrivato sulla terra da un altrove altrettanto fantastico? Romana Petri ci regala una biografia intensa e incalzante di Antoine De Saint-Exupery, un eterno bambino proprio come il suo principe. Orfano di padre in tenera età, si lega visceralmente alla madre alla quale in tutti gli anni della sua vita scriverà fiumi di lettere. In ognuna delle molte donne della sua vita cercherà la sua donna ideale, che nemmeno a dirlo è sempre la madre… Eterno bambino, realizzato e in pace solo quando è in volo su qualche aereo, appagato solo mentre scrive o legge mentre pilota per la costernazione di colleghi e amici. Un matrimonio, tante amanti, donne che entrano e escono dalla sua vita. Lettere, rom

Mi limitavo ad amare te di Rosella Postorino, Feltrinelli 2023 (finalista al premio Strega 2023)

Bosnia anni 90. La guerra imperversa portando distruzione e devastazione. Omar e il fratello Sen vivono in un orfanotrofio insieme ad altri bambini e ragazzi. C’è chi non ha nessuno, chi non ha avuto più notizie dei genitori, chi È stato affidato all’orfanotrofio dagli stessi genitori. Grazie ai corridoi umanitari, molti bambini e ragazzi vengono accolti in Italia in strutture gestite da suore per poi essere affidati a famiglie italiane. È ciò che accade a Omar e Sen, mentre Nada e Danilo conoscono un andamento diverso della loro vita. Per alcuni di loro doveva essere una situazione temporanea, invece… Adolescenti strappati alle loro radici, catapultati in un mondo completamente diverso dal loro, la nostra Italia degli anni 90. C’è chi accoglie tutto questo di buon grado, ma c’è anche chi non si rassegna allo strappo come Omar che vive nella continua attesa di poter ritrovare la madre. C’è chi vuole dimenticare le proprie origini come Danilo, chi si adatta e prende quello che gli vi