Una donna tra due mondi. La mia vita all’ombra di Saddam Hussein di Zainab Salbi con Laurie Becklund, Corbaccio 2006

Questa è la storia vera di Zainab Salbi e della sua famiglia. Una famiglia Iraqena la cui unica sfortuna è inbattersi in Saddam Hussein durante una festa qualunque e finire poi tra le sue frequentazioni più assidue. Il padre di Zainab è un ottimo pilota, cosa che lo pone ancora più in vista quando Saddam prende il potere e lo sceglie per un periodo come pilota personale. Questo libro mette in luce la quotidianità dei rapporti con l'uomo che era Saddam Hussein, un uomo malato che controllava tutto e tutti instillando timore e paura, manipolando persone e legami, mascherando il controllo dietro una falsa benevolenza. Queste pagine non raccontano la politica, non affrontano i crimini contro l'umanità di cui si è macchiato il dittatore Saddam Hussein, ma narrano la quotidianità di un uomo ossessionato dal culto di se stesso, un uomo che telefonava in piena notte per avvertire le famiglie dei suoi "amici" di una festa organizzata al volo e alla quale dovevano recarsi immediatamente... Un uomo che poteva presentarsi a casa di chiunque in qualunque momento del giorno o della notte e mettersi a parlare per ore di se, delle congiure sventate, dei nemici traditori ammazzati con le proprie mani... Questo è il racconto di un regime che ha trasformato persone amichevoli e socevoli in esseri diffidenti e guardinghi. Un regime durato non si sa come quasi trentacinque anni, durante il quale una delle nazioni più ricche e floride del Medioriente è stata distrutta e impoverita. Una nazione di sedici milioni di abitanti, in cui le donne vestivano all'occidentale, si truccavano, frequentavano l'università, lavoravano, oltre a prendersi cura delle proprie famiglie. Zainab Salbi racconta la sua infanzia e adolescenza a contatto con Saddam. Le feste nei suoi palazzi alle quali doveva partecipare suo malgrado, la fattoria di sua proprietà nella quale doveva trascorrere i fine settimana, soprattutto il timore e il terrore di dire o fare la cosa sbagliata perché ovunque potevano esserci occhi e orecchi. Fin quando Zainab riesce a lasciare l'Iraq e, non senza sofferenza, si costruisce una nuova esistenza in America. Un libro scorrevole nonostante ciò che narra, una storia che si legge velocemente e che non lascia indifferenti.

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