La civetta e il lupo di Martina D’Adamo

È un giorno qualunque di un gelido autunno in un paesino delle montagne friulane. un mattino freddo in cui la pioggia che cade facilmente si tramuta in neve. L’asprezza delle montagne si rispecchia nel carattere delle persone, cristallizzate nella loro quotidianità sempre uguale. Finché, in quel mattino qualunque scompare nel nulla una ragazza. Sofia, solare, aperta, così diversa da tutto il corollario di persone che si avvicendano in queste pagine… Tanto diversa da sembrare fuori luogo in un contesto simile. A cercare la verità è il brigadiere Antonio Carrieri, accompagnato da un quasi inutile Gennaro Murola. Per indagare devono avere a che fare con le persone, rocciose, scostanti, sfuggenti, provate dalla vita, costrette dalle circostanze che condizionano irrimediabilmente. Un giallo che si legge in fretta, che scorre veloce trasportando il lettore nella quotidianità e nelle case di un paesino qualunque dove tutto può essere normale o tutto si può nascondere, ma anche in un paesaggio aspro, quasi ostile a chi non lo conosce e non lo vive abitualmente.

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