Il nazista che salvò gli ebrei: storie di coraggio e solidarietà in Danimarca di Andrea Vitello, Le Lettere 2023

Della persecuzione nazista nei confronti degli ebrei sappiamo molto. Ma si conosce poco di un paese che riuscì a salvare quasi tutti i 7000 ebrei che vi abitavano. Si tratta della Danimarca. Dal re Cristiano X al più umile dei cittadini, passando per le varie chiese cristiane, fino ai pescatori, tutti diedero contributo e aiuto affinché gli ebrei potessero lasciare la Danimarca per rifugiarsi nella neutrale Svezia. A questa grande rete di solidarietà, si aggiunge il contributo fondamentale dell’unico nazista che ha ricevuto l’onore di essere definito giusto tra le nazioni: Georg Ferdinand Duchwitz. L’uomo che lavorava all’ambasciata tedesca a Copenaghen, venne a sapere del raid nazista previsto per i primi di ottobre del 1943. Lo comunicò a chi poteva avvertire gli ebrei mettendo in moto una rete che in poche ore permise a migliaia di persone di mettersi in salvo. La vicenda danese è unica nel contesto europeo. Mentre in altri paesi tra cui anche l’Italia, i salvataggi avvennero ad opera di singoli cittadini o di piccoli gruppi di persone, qui fu una nazione intera a mobilitarsi e ribellarsi. Un saggio che ci mostra che i danesi non solo non vedevano di buon occhio Hitler e tutto quello che stava provocando, ma anche che cercavano tutti i pretesti possibili per mostrare ai tedeschi che nel loro paese non erano graditi. Dati, eventi, testimonianze, foto. In questo libro sono tanti i nomi di persone dichiarate giuste, che hanno fatto l’unica cosa possibile per la loro coscienza: aiutare e salvare connazionali e amici che non avevano alcuna colpa, se non quella di essere ebrei. Un tratto di storia poco conosciuta, un saggio che va ad aggiungere un altro tassello alla complessa vicenda che ha coinvolto l’Europa durante la seconda guerra mondiale.

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