Il canto della fortuna: La saga dei Rizzoli di Chiara Bianchi, Salani 2024

Milano, fine 800. Angelo entra in orfanotrofio a otto anni. Nella sua famiglia ci sono altre due sorelle che la madre a stento riesce a sfamare. Angelo entra in orfanotrofio attratto dalla prospettiva di pasti caldi e dalla possibilità di arraffare qualcosa da portare alle sorelle quando va a trovarle nei fine settimana. Inizia così l’avventura incredibile di Angelo Rizzoli. Carattere forte e determinato, fin da piccolo ha come ambizione quella di emergere, trovare un posto importante nel mondo, fare danee, tanti danee… E di soldi Angelo Rizzoli nella sua vita ne fa davvero tanti, tantissimi! Non lo abbattono le prime difficoltà, la povertà dei primi mesi di una tipografia tirata su alla meglio. Angelo non si arrende mai. Cerca commissioni, si va a procurare il lavoro da chi ne ha, ci mette faccia e determinazione. Finché di lavoro ne avrà talmente tanto da non bastargli spazio e tempo. La tipografia è solo un primo passo. Casa editrice di riviste, periodici, libri. Ma Angelo non si accontenta ancora! Si dà ai film, attività grazie alla quale costruisce un’amicizia particolare con Fellini. Accanto a tutto questo c’è la vita familiare, spesso complicata da un carattere difficile, volitivo e ingombrante. Amo le saghe familiari, amo le storie vere. E questo libro è entrambe le cose. Non posso non consigliarlo, sia perché è molto ben scritto, sia perché racconta la storia vera di un uomo che si è letteralmente costruito da solo e dal nulla. E quel nulla dal quale veniva, Angelo Rizzoli ha cercato di non dimenticarselo mai.

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