Cose che non si raccontano di Antonella Lattanzi, Einaudi 2023

Ognuno nelle proprie vicende di vita, conserva cose che non si raccontano, cose cioè che si ha difficoltà a raccontare, cose che fanno male, che ci fanno fare i conti con ferite che ci portiamo dentro. E chissà che raccontare quei dolori, quei fallimenti, quelle ferite, non possa essere un aiuto! Non so se è stato così per Antonella Lattanzi che, in questo libro breve ma tremendamente intenso e doloroso, racconta il suo grande desiderio di essere madre e il percorso pieno di ostacoli per rimanere incinta. E se la natura si oppone, il ricorso alla fecondazione assistita presenta tantissime difficoltà e molte implicazioni sia fisiche che emotive e psicologiche. Il cuore del racconto riguarda un periodo che va dalla seconda metà del 2020 ai primi mesi del 2021. Una vicenda struggente. Frasi brevi che non lasciano sconti al proprio dramma, pennellate lanciate su una tela talvolta con violenza, talvolta con nostalgia, spinte dalla necessità di raccontare anche quando farlo diventa doloroso, fino a trasmettere quel senso di angoscia e di sofferenza anche a chi legge. Da donna non posso rimanere indifferente ad una sofferenza come questa. In certi momenti avevo la sensazione di avere proprio lei, Antonella, seduta accanto a me, mentre dolorosamente mi raccontava la sua storia. E forte era l’istinto di prenderle una mano e dirle: basta così per adesso, ti fa troppo male, magari riprendiamo il racconto un’altra volta! Tra i dodici libri candidati al premio Strega, cose che non si raccontano non ha superato la selezione per accedere ai sei libri che si disputeranno la finale a breve. Ma questo non toglie nulla all’intensità di un racconto tremendamente reale, dolorosamente vero.

Commenti

Post popolari in questo blog

La civetta e il lupo di Martina D’Adamo

Momenti di gloria di Duncan Hamilton, 66thand2nd Editore 2018

Il sale della terra di Jeanine Cummins, Feltrinelli 2020