I fiori non hanno paura del temporale di Bianca Rita Cataldi. HarperCollins 2018.

Corinna e Serena sono sorelle, figlie della stessa madre ma non dello stesso padre. Marco ha abbandonato Bruna, la mamma di Corinna poco prima della nascita della bambina. Corinna ha sedici anni e a Serena che ne ha sette Corinna con le cuffie sempre nelle orecchie e con la testa sprofondata tra le pagine di un libro sembra così lontana e inaccessibile. Poi c’è un giorno in cui tutto cambia. Marco, padre assente di Corinna, esce di scena per sempre a causa di un incidente, ma si insedia prepotentemente nella vita della ragazzina grazie ad una scatola da scarpe che contiene alcuni oggetti. Sono l’eredità di suo padre, cose che lui le ha voluto lasciare per farsi finalmente conoscere da lei. E attraverso questi poveri oggetti che scatenano una strana caccia al tesoro per le strade di Bologna, Corinna conoscerà un altro lato della storia, un’altra verità, mentre rincorrerà quell’unica grande domanda... Perché il padre l’ha ignorata per tutta la vita per poi lasciarle quei pochi oggetti? Serena, molti anni dopo, affida alle pagine di un manoscritto che intende pubblicare, questa storia struggente e malinconica. Le premesse per una storia appassionante ed emozionante ci sono tutte, tuttavia questo libro non è riuscito a coinvolgermi come avrei voluto. Forse per la vena malinconica che pervade ogni pagina, o forse perché i personaggi di questa famiglia non sono tratteggiati da sembrare davvero una famiglia, quanto piuttosto isole staccate sparse qua e là. Esseri umani troppo immersi e sommersi dalle loro vicissitudini e troppo feriti dalle circostanze per raggiungersi veramente e spezzare le loro solitudini

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