Il colibrì di Sandro Veronesi, vincitore del premio Strega 2020. La nave di Teseo 2019

Marco Carrera è un oculista di Firenze, ma soprattutto è un uomo molto provato dalla vita. Figlio di genitori benestanti ma a loro modo male assortiti, fratello di una ragazza le cui vicende condizioneranno ad un certo punto tutta la vita futura della famiglia, innamorato platonicamente di una donna con la quale vivrà solo una corrispondenza sporadica e pochi incontri fugaci e del tutto innocenti, marito di una donna psicologicamente instabile, padre di una bambina anch’essa con dei problemi... Insomma, nulla di particolarmente roseo. Tra un colpo e l’altro, tra una prova e l’altra, si va avanti e indietro nel tempo, tra gli anni 90 e gli 80, tra i 70 e i 2000 e oltre. Fino a quando nella vita tormentata di Marco Carrera arriva una bambina, figlia di sua figlia, la donna nuova destinata a riscattar il corso disastrato delle generazioni precedenti. Una bambina prima e una ragazza poi dipinta come un messia donna venuto sulla terra per attuare un’opera di salvezza nientemeno destinata a toccare l’intera umanità. Questa ragazza non sbaglia nulla, tutto ciò che fa è giusto, tutto ciò che dice è giusto, eccelle in tutte le arti e in tutti gli sport nei quali si cimenta... Un po’ troppo fuori dalla realtà per il mio gusto e decisamente troppo forzato per toccarmi come desidero quando leggo un buon libro. Riconosco a Veronesi l’esperienza di scrittore, una penna matura che si ravvisa non solo nello stile di scrittura ma anche nelle citazioni letterarie e musicali, nei riferimenti a scrittori come Fenoglio, nel modo di tracciare la storia tenendo alta la curiosità del lettore. Ma la storia in se mi ha molto intristito impedendomi di empatizzare minimamente anche solo con uno dei personaggi descritti.

Commenti

  1. Ho letto il libro tutto d'un fiato appassionatamente fino al penultimo capitolo quando mi sono rallentato intuendo il finale tristissimo e doloroso... ma per r completare la lettura intrapresa ho continuato a leggere tre righe al giorno e ho finito dopo un mese...

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  2. Sì Don! Veronesi scrive veramente bene ma il finale del libro per me è decisamente no! Grazie per il commento! Sono contenta di ritrovarci anche qui!

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