Il rosso e il nero di Stendhal. Bur 1996

Questa è la storia di un’ambizione, di una follia. La storia di julien Sorel, figlio di un carpentiere, cresciuto a rimproveri e insulti, e del suo desiderio di cambiare le sue sorti. La strada più sicura nella Francia del 1830 è la carriera ecclesiastica. Latinista eccellente, dotato di una memoria prodigiosa, Julien è avviato al seminario. Tutto cambia quando diventa precettore dei figli del sindaco di Verrières. La passione imprevista con la moglie del sindaco, le illazioni, la necessità di lasciare il paese, i rimorsi di lei e il suo ritorno alla virtù, il seminario, il lavoro presso la casa prestigiosa del marchese De la Mole, l’amore folle e impregnato di follia tra lui e la figlia del marchese... La passione espressa e rifiutata, un amore incostante e malato, una gravidanza, uno scandalo da evitare a tutti i costi con un matrimonio, la gelosia della prima amante e una lettera infamante che segna la rovina di Julien, la vendetta di lui, la prigione, il rimorso, il pentimento, la follia assoluta di un uomo squilibrato e ottenebrato dalle sue stesse ambizioni che lo schiacciano. Un classico non facile, con disssertazioni politiche sul 1830 noiose e pesanti. Ma è nel tratteggiare la psicologia e la follia di Sorel che Stendhal dà il meglio di se. E queste pagine bilanciano la noia delle parti politiche lunghe e lente

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