Il concerto dei destini fragili di Maurizio De Giovanni. RCS 2020

Un medico, un avvocato, una donna dell’est. Un ospedale travolto da quella che da qualche mese è diventata un’emergenza inaspettata e devastante. Uno studio legale fermo come ferma è l’Italia intera in questo aprile di lockdown. Una casa divenuta troppo piccola per la figlia adolescente di una donna che non vuole guardare in faccia una realtà difficile da accettare. Tre vite, tre luoghi. Tre persone che potrebbero non incontrarsi mai, tre anime ferite da tante cose, costrette a fare i conti con un tempo riscritto da eventi che hanno stravolto le vite di tutti noi. Un romanzo breve e intenso, uno scandaglio degli animi e dei loro drammi nascosti. De Giovanni conferma la sua grande sensibilità oltre che la sua abilità di scrittore. I personaggi balzano fuori dalle pagine suscitando in chi legge il desiderio di esserci con loro, non solo di conoscere le loro storie. Ho letto questo breve romanzo senza sapere che fosse ambientato durante il lockdown di marzo e aprile scorsi. Non so se lo avrei letto sapendo che l’emergenza Covid era anche in queste pagine. D’altra parte ne siamo talmente tanto bombardati da essere giustificati a volerne evadere almeno nelle letture! Eppure sono contenta di averlo letto perché De Giovanni sa costruire personaggi che si imprimono nella mente e nel cuore di chi legge e vi restano per molto tempo.

Commenti

  1. Unknown6 dicembre 2020 alle ore 13:12

    Vero! I personaggi di de Giovanni lasciano una traccia importante nei lettori... Quanto al Covid, difficile che de Giovanni non ne avrebbe scritto. A modo suo, ha saputo descrivere con delicatezza il vissuto di tre persone che più diverse non avrebbero potuto essere... E' un maestro delle emozioni, Maurizio!

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  2. Giusy7 dicembre 2020 alle ore 03:03

    È vero, è un maestro delle emozioni. Le sa descrivere come pochi altri riuscendo a creare personaggi che difficilmente si dimenticano. Quanto al Covid, credo che nei prossimi mesi uscirà molta letteratura dove lo ritroveremo presente.

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