Fu sera e fu mattina di Ken Follett, prequel de i pilastri della terra. Mondadori 2020

997 - 1007 d, C. Il misero villaggio di Dreng’s Ferry è un piccolo agglomerato di povere case sull’argine di un fiume con al centro una taverna con un taverniere insulso e insolente. A causa delle scorrerie vichinghe sulla costa inglese, in questo villaggio dimenticato da Dio e dagli uomini arriva il giovane Edgar con la sua famiglia. Ma nello stesso villaggio sperduto viene spedito anche un monaco colto e desideroso di fondare una biblioteca, Aldred, vittima dell’ingiustizia del vescovo Wynstan. Una giovane nobile normanna ha come unica colpa, l’essersi innamorata dell’aldermanno di Shiring che si rivela essere tutt’altro rispetto a quello che la giovane Ragna credeva. Tra intrighi, ingiustizie, prevaricazioni e amori tormentati, scopriamo come nasce Kingsbridge con il suo priorato, fino alle origini della cattedrale che è protagonista del bellissimo bestseller i pilastri della terra. Un romanzo incalzante e pieno di colpi di scena i cui eventi si inseriscono in un contesto storico tanto lontano da noi e pure magistralmente delineato dalla maestria di Follett. Un romanzo che, se pur non eccelle in originalità come ci si aspetterebbe da un autore del calibro di Follett, non manca di tenere incollati alle pagine e spesso col fiato sospeso. Molti personaggi e situazioni descritte ricalcano quelle dei pilastri della terra, uno di quei libri che resta saldamente nella mia top ten dei libri preferiti. Nonostante io non ami particolarmente i romanzi scritti per cavalcare l’onda del successo, soprattutto per fini commerciali, per Follett, secondo il mio gusto, direi che vale la pena di fare un’eccezione. Per chi non ha letto ancora la trilogia di Kingsbridge che inizia con i pilastri della terra e volesse farlo, consiglio di iniziare da questo romanzo che diventa il primo l’ibro, non più di una trilogia ma di una tetralogia.