La colonna di fuoco di Ken Follett, Kingsbridge 03. Mondadori 2017
Scritto con la maestria alla quale Follett mi ha piacevolmente abituata, ricco di particolari storici e straripante di personaggi e di eventi, questo libro
ben continua la stupenda saga dedicata a Kingsbridge.
Nel 1558, nel vivo delle lotte di religione, l’Inghilterra si prepara ad accogliere sul trono Elisabetta Tudor, considerata ellegittima dai cattolici,
ma ben voluta dai protestanti.
Anche in Francia imperversano le contese religiose.
A Kingsbridge, Ned Willard e Margery Fitzgerald sono giovani e innamorati. Ma il loro amore è destinato
a non poter essere vissuto. Margery è cattolica e promessa al conte di Shiring e Ned è protestante e viene costretto ad abbandonare la città in seguito
al tracollo economico della sua famiglia... Tracollo provocato proprio dalla famiglia di Margery.
Così Ned entra alla corte di Elisabetta diventando una abilissima spia al fianco di grandi personaggi della storia come Walsingham.
Con la sua abilità, Follett riesce a fondere personaggi storici reali e personaggi di fantasia in maniera veramente ammirabile. Le vicende dei molti personaggi
sono inserite nella grande storia, senza che gli eventi reali ne siano alterati.
Un libro che si snoda tra le intricate trame delle guerre di religione, tra giochi di potere, complotti per detronizzare Elisabetta in favore di Maria
Stuarda, macchinazioni per scatenare massacri come quello della notte di San Bartolomeo, conosciuto anche come la strage degli ugonotti.
Così, libro dopo libro, Kingsbridge è cambiata e si è trasformata. Da piccolo villaggio, come appare nei pilastri della terra, capolavoro assoluto tra
i tre libri della trilogia, diviene fiorente città commerciale in questo terzo libro... Forse relegata più sullo sfondo, inghiottita dalla mole di eventi,
guerre, tradimenti e stravolgimenti che hanno funestato l’Europa nella seconda metà del XVI secolo
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