Fiore del deserto. Storia di una donna di Waris Dirie e Cathleen Miller. Garzanti 2010

Questa è la storia vera di Waris Dirie, una donna somala nata alla fine degli anni 60 in una famiglia nomade costretta a vagare nel deserto alla perenne ricerca di acqua per il sostentamento di uomini e bestiame. A cinque anni subisce l’infibulazione, pratica assurdamente diffusa ancora oggi in molti paesi africani. Ma nonostante l’infibulazione, la piccola Waris cresce spensierata e libera nella natura aspra e spesso inospitale del deserto. Ben presto, il carattere volitivo e la natura di combattente danno alla ragazzina la certezza che nella sua vita può esserci di più delle capre da accudire, dei cammelli da abbeverare e del deserto da attraversare a piedi nudi. E quando a tredici anni si ritrova promessa ad un uomo di sessant’anni, Waris capisce che non può più rimanere con la sua famiglia. Fugge sola nel deserto sterminato alla ricerca di Mogadiscio dove abitano alcuni parenti. Vi giunge dopo giorni di cammino, fame, sete e peripezie. L’occasione del cambiamento arriva con uno zio che deve trasferirsi a Londra in qualità di ambasciatore della Somalia. Waris si reca a Londra come cameriera e donna delle pulizie degli zii. Ma la vera svolta arriva solo quando l’incarico diplomatico dello zio termina e Waris si rifiuta di partire di nuovo con loro. Col suo scarso inglese, priva di un tetto e di abiti, grazie alla sua intraprendenza riesce a trovare lavoro come addetta alle pulizie in un McDonald. Ma Waris è sempre stata attratta dalla moda, dai vestiti, non tanto dal possederne, quanto dall’indossarne. Un giorno risponde all’invito pressante di un fotografo convinto delle sue potenzialità di modella e incredibilmente riesce a ottenere casting e lavori. Inghilterra, Francia, Italia, in fine New York. Divenuta donna di successo, Waris trova il coraggio di parlare della sua mutilazione perseguendo una campagna di denuncia e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica fino ad arrivare alle Nazioni Unite. Perché l’infibulazione è una pratica aberrante che coinvolge ancora oggi milioni di donne. Un libro che si legge in fretta, una testimonianza forte, ma allo stesso tempo impregnata di un forte senso di serenità. La serenità che viene dalla tenacia di Waris e anche dalla sua profonda dignità che traspare da ognuna di queste pagine. E sebbene il racconto dell’infibulazione sia davvero tremendo, il libro di Waris è molto altro. È la tenacia di una figlia del deserto, è la forza di volontà che permette di affrontare situazioni impossibili, è una storia che vale la pena di conoscere

Commenti

  1. Davvero toccante questo libro. E la dimostrazione che la tenacia di Waris è giunta a livelli stratosferici. Oggi è ambasciatrice delle Nazioni Unite per la lotta contro le mutilazioni genitali femminili, una pratica aberrante che spero un giorno finirà. Chapeau, Waris! Da questo libro è anche stato tratto un buon film

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  2. Film che seguirò appena me ne capita l’occasione. Questi sono esempi di tenacia da conoscere e far conoscere, donne forti che hanno tanto da dare e da insegnare. Grazie!

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