Il ragazzo in soffitta di Pupi Avati. Guanda 2015

Dedo è figlio di una famiglia borghese di Bologna. Ha un fratellino autistico e i suoi genitori sono separati. Va a scuola solo per frequentare il suo gruppo di amici, una cerchia che non comprende certamente gli sfigati... Sfigati come il ragazzo che una mattina arriva a scuola proprio nella stessa classe di Dedo. Un ciccione che indossa cravatte eccentriche e che legge il latino come Dedo leggerebbe la gazzetta dello sport. Giulio è arrivato a Bologna da poco e vive con la madre nel sottotetto del palazzo della famiglia di Dedo. E grazie al latino, autentica croce per Dedo, nasce tra i due ragazzi una amicizia che avrà un impatto fortissimo sulla vita di entrambi. Soprattutto quando dal passato di Giulio affiora una storia dolorosissima che può spezzare per sempre un giovane cuore. Così, tra la Trieste degli anni 80 e 90 del 900 e la Bologna degli anni 10 del 2000, Pupi Avati ci regala la storia tenera di un’amicizia che costringe i suoi protagonisti a crescere molto in fretta e a rivedere drasticamente priorità e comportamenti. Un libro che fa riflettere su quanto le scelte dei genitori ricadono sui figli e su quanto l’amicizia sincera possa essere un’autentica ancora di salvezza.

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