Il vecchio che leggeva romanzi d’amore di Luis Sepulveda, edizione italiana Guanda 1993

Antonio José Bolivar Proaño è un vecchio che nella sua vita ha visto tante cose, ha vissuto dolori, durezze, ingiustizie, soprattutto ha imparato a conoscere e a rispettare la foresta pluviale che si estende infinita attorno a El Idilio, un avamposto sperduto situato su un fiume. Il fiume permette al piccolo paesino di non essere isolato dal resto del mondo. Ma nessuno sembra vivere volentieri in questo lembo sperduto di terra. Antonio José Bolivar vuole solo trascorrere in pace la sua vecchiaia in compagnia dei romanzi d’amore che legge avidamente nella sua capanna. Ha lasciato la foresta da anni ma la conosce e la rispetta ancora profondamente ed è proprio per questo che il sindaco del paese lo costringe ad andarvi di nuovo in cerca di una femmina di tigrillo folle di dolore per aver perso i suoi cuccioli. Un romanzo breve, una scrittura scarna, decisa, incisiva. Lo stile di Sepulveda è diretto ed evocativo per immagini e concetti che si imprimono con forza nella mente. Questa storia affronta un tema molto caro a questo autore: il rispetto che l’uomo dovrebbe avere per la natura che lo accoglie e lo circonda. Rispetto che troppo spesso non c’è, mentre ci sono i soprusi, i maltrattamenti nei confronti della natura e degli animali, lo sfruttamento di tutto ciò che si può sfruttare. Conoscenza e rispetto. Questi due aspetti vanno di pari passo e richiedono da parte dell’uomo una gran dose di umiltà, l’umiltà di un vecchio, che per sfuggire al ricordo del tanto dolore vissuto, si rifugia nella lettura di romanzi, romanzi d’amore.

Commenti

Post popolari in questo blog

La civetta e il lupo di Martina D’Adamo

Momenti di gloria di Duncan Hamilton, 66thand2nd Editore 2018

Il sale della terra di Jeanine Cummins, Feltrinelli 2020