Lucio Dalla di Ernesto Assante e Gino Castaldo, Mondadori 2021

Aveva dita troppo corte e troppo tozze per suonare… Non sembrava molto intelligente… Non aveva una presenza fisica adatta… Era troppo piccolo di statura, troppo peloso, troppo trasandato… Alla mamma Iole dissero che quel figlio così particolare, al massimo poteva aspirare a fare l’operaio… Quel figlio si chiamava Lucio Dalla, e … Beh, lo sappiamo… quel Lucio Dalla operaio non lo è mai stato. O meglio… Lucio operaio lo è stato, un grande operaio che costruiva emozioni e suggestioni usando le parole, musicando tutta la vastissima gamma di sentimenti, immagini, avvenimenti, eventi politici e quotidiani a partire dagli inizi degli anni 60 fino a quel 1 marzo del 2012. Ernesto Assante e Gino Castaldo ne tratteggiano una biografia accurata e godibilissima. Lucio dei primi tentativi mal riusciti di imporsi all’attenzione del pubblico, Lucio delle prime collaborazioni importanti che portano a successi intramontabili come 4 marzo 1943 o piazza grande, Lucio delle amicizie di una vita intera come con Ron, De Gregori, Morandi. E poi c’è il Lucio poliedrico e vitale che si lanciava in mille impegni e avventure sempre nuove, dando tutto se stesso in tutto quello che faceva. Concerti, collaborazioni, tour memorabili che portavano nelle piazze decine di migliaia di persone in anni difficili come gli anni di piombo, il teatro, il cinema, la fede, l’aiuto per chi ne aveva bisogno nella vita come nella musica. Raccontandoci la vita e la musica di Lucio Dalla, i due giornalisti e critici musicali ci fanno attraversare più di sessant’anni di storia del nostro paese. Dalle rovine di una nazione spossata dalla guerra, all’Italietta della televisione e del boom economico. Dagli anni della neonata repubblica, agli anni di piombo dove il terrorismo faceva paura. Dal cantagiro all’avvento dei cd fino all’ascesa sempre più incontrastata di internet e dello streaming musicale. Ma su tutto questo, ad emergere è l’uomo che era Lucio, un cuore buono e generoso ma estremamente riservato e quasi “sigillato” quando si trattava di mettere in piazza il suo vero essere. Un libro molto ben scritto e documentato, adatto sicuramente ai fun di Lucio Dalla, ma anche a tutti quelli che amano la musica e la storia della canzone italiana d’autore, perché Lucio Dalla è stato e resterà tra i grandi che hanno reso grande la nostra canzone italiana.

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