D’un tratto nel folto del bosco di Amos Oz, Feltrinelli 2005

Un paese come tanti altri paesi. Un paese piccolo dove tutti si conoscono. Un paese circondato da un folto bosco, dal quale, nel corso di una notte sono scomparsi misteriosamente tutti gli animali. I bimbi di quel paese non hanno mai sentito un verso di un animale. Non hanno mai sentito un cane abbaiare, un gatto miagolare, un uccello cinguettare. Conoscono gli animali dalle immagini che la maestra Emanuela fa vedere in classe. Tutti tranne Nimi il puledrino che di notte sogna gli animali e di mattina cerca di raccontare i suoi sogni agli amici che non lo vogliono ascoltare. Poi Nimi scompare per molto tempo e al suo ritorno l'unica cosa che riesce a fare è nitrire come un piccolo puledro. Così due bimbi del paese si incuriosiscono e escono dal paese per cercare di capire cosa è successo a Nimi ... E magari riusciranno a scoprire anche cosa è successo quella notte di tanto tempo prima, quando gli animali sono scomparsi dal paese. Una favola che l'autore israeliano ha scritto per i suoi nipotini, con una morale che non è solo per i bimbi, anzi non è tanto per i bimbi, quanto per gli adulti che spesso con i loro pregiudizi e giudizi feriscono i sentimenti di uomini loro simili incuranti delle conseguenze e del dolore che provocano. Una favola breve che a differenza di altre favole è soffusa di una leggera malinconia che accompagna chi legge dall'inizio fino al termine.

Commenti

Post popolari in questo blog

La civetta e il lupo di Martina D’Adamo

Momenti di gloria di Duncan Hamilton, 66thand2nd Editore 2018

Il sale della terra di Jeanine Cummins, Feltrinelli 2020