La sartoria di via Chiatamone, Nutrimenti 2019

Quando il 5 maggio del 1938 Hitler arriva a Napoli con tutta la parata che Mussolini mette in scena per lui, Carolina capisce che cose brutte si preparano per l’Italia, e quindi per Napoli e soprattutto per la sua famiglia. Si parla di guerra in quel periodo. Molti ne parlavano, ma pochi credevano che alla fine la guerra sarebbe veramente scoppiata. Tranne Carolina. Lei, sarta affermata e stimata, capisce che la guerra non solo ci sarebbe stata, ma che sarebbe stata durissima. Allora Carolina si prepara. Mette in campo tutte le sue risorse per garantire a se e alla sua famiglia mezzi di sostentamento e di resistenza, nel caso, a quei pazzi che erano al governo fosse saltata la ragione. E come sappiamo la ragione saltò veramente. Gli anni a seguire furono durissimi. Un romanzo bellissimo, fatto della quotidianità quotidiana di chi pur vivendo con sempre meno risorse non si arrende. Resistenza, resilienza, accoglienza, tecnica dell’ arrangio che a Napoli e ai napoletani non è mai mancata. Tutto questo mentre la città veniva squassata dalla fame e dai bombardamenti sempre più furiosi. Finché i napoletani non ne ebbero abbastanza e misero bene in chiaro le cose durante le quattro giornate di Napoli del 1943. Una storia bellissima, ben scritta, costellata di termini e frasi in napoletano che ben fanno entrare il lettore nell’atmosfera giusta. Libro assolutamente consigliato. Una volta iniziata, la lettura si fa talmente accattivante e coinvolgente da arrivare al termine del libro senza accorgersene, e soprattutto desiderando di non averlo finito.

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