In questa notte afgana di Pamela Ferlin, Piemme 2023

Sima e Aziza sono due ragazze afgane che sognano una laurea, un lavoro, un posto nella loro società. Sono due ventenni che vanno all’università, vestono all’occidentale, ascoltano musica. Finché il 15 agosto del 2021 i talebani ritornano a spadroneggiare. Gli americani si preparano a lasciare l’Afganistan e quello che è nell’aria da settimane accade. Vittoria è una giornalista italiana che con la sua associazione umanitaria ha portato e vorrebbe continuare a portare molti aiuti in Afganistan, insieme a borse di studio grazie alle quali ragazze come Sima e Aziza possono frequentare l’università. Tratto da fatti veri, con i nomi veri delle due protagoniste, questo romanzo nasce da quello che due anni fa fu il diario afgano pubblicato dal Corriere del Veneto. Un dramma che abbiamo visto scorrere alla tv, presto surclassato da altri drammi che si susseguono nel nostro povero mondo. E a pagarne le conseguenze sono sempre i più deboli, in questo caso le donne, soprattutto le ragazze e le bambine alle quali è stato rubato il futuro. Un romanzo che si legge in fretta e che ho apprezzato, nonostante in molti punti io abbia avuto la sensazione sgradevole di un eccessivo autoreferenzialismo. Grazie a noi occidentali le ragazze hanno potuto studiare, se noi occidentali non facciamo nulla queste persone sono spacciate… Insomma, questo atteggiamento mi ha lasciato un senso di fastidio. Sarò io puntigliosamente eccessiva?! Se qualcuno lo leggerà o lo ha già letto può farmi conoscere le sue impressioni!

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