La ragazza di Bube di Carlo Cassola, Einaudi 1960

Mara è una sedicenne figlia di padre comunista e di madre piuttosto poco interessata alle sue sorti. Quando Arturo Cappellini detto Bube arriva in visita alla famiglia, l’incontro tra i ragazzi non lascia indifferenti nessuno dei due. Lusingata dall’interesse del giovane, Mara intraprende con lui una corrispondenza che ben presto la porta a fidanzarsi con lui. Ma gli anni subito dopo la seconda guerra mondiale non sono anni facili. Vendette, rappresaglie, rese di conti. Bube ha una particolare propensione per mettersi nei guai. Coinvolto in alcune vendette e rese di conti, Bube viene in fine condannato al carcere. Anche la vita di Mara cambia nel tempo. Dall’infatuazione iniziale, la ragazza passa per il dubbio, la lontananza, l’incertezza, la possibilità di avere accanto un altro uomo che può darle un futuro più stabile. Una storia individuale di due giovani che si incardina nella grande storia italiana, in anni duri e complessi. Un processo di maturazione psicologica che rende una ragazzina donna in pochi mesi. Un classico della letteratura italiana del dopoguerra, premio Strega nel 1960, figlio di quella grande era che ha generato capolavori come il gattopardo, l’isola di Arturo, la ciociara. Come è stato per molti romanzi di questo periodo, anche da questo bel classico è stato tratto un film per la regia di Luigi Comencini con Claudia Cardinale a interpretare Mara.

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