Sogni e illusioni di libertà. La mia storia di Patrick Zaki, la nave di Teseo 2023

Tutti abbiamo sentito parlare in questi mesi di Patrick Zaki e tutti almeno una volta, davanti alla tv o ad un articolo di giornale ci siamo chiesti come fosse possibile che un ragazzo può essere fermato e arrestato così mentre sta tornando dalla sua famiglia. E dopo che di lui tanto si è detto e scritto, è Patrick stesso che ha deciso di raccontare la sua storia. Sogni e illusioni di libertà. Dalla partenza dall’Italia per tornare dalla sua famiglia, dalla fidanzata e dagli amici, all’arresto senza una ragione, agli interrogatori assurdi, alla detenzione durante il tempo del Covid, fino al processo e a ciò che ne è seguito. Può un ragazzo essere arrestato a causa di un articolo in difesa della minoranza copta? Può un ragazzo essere arrestato perché dissidente col proprio governo e impegnato in associazioni che si occupano di diritti umani? Evidentemente per l’Egitto e altri paesi con politiche simili la risposta è sì… In queste pagine è il racconto di una quotidianità tremenda, fatta di solitudine, immobilità, risposte mancate, diritti violati. Giorni e notti alla ricerca di motivi e modi per andare avanti senza impazzire. La vicenda di Patrick mi ha inquietato fin dall’inizio. In certi momenti quasi speravo che questo ragazzo avesse realmente commesso qualcosa di grave per cui avesse senso tutto quello che stava vivendo! Ma il paradosso era e resta questo: arrestato e detenuto per ventidue mesi per aver scritto un articolo in difesa dei copti e per le sue attività a favore dei diritti umani… Una scrittura diretta e semplice che non vuole suscitare sentimenti forti, perché non si sofferma più di tanto sulle torture o sulle ingiustizie subite. Ma è proprio l’assenza di toni forti a rendere più incisivo il racconto di un dramma enorme terminato grazie a Dio bene, per buona pace di una grazia data per non rendere ancora più colossale la figuraccia internazionale e per provare a salvarsi un minimo d faccia. E dopo un libro del genere tocca riprendersi. Perché se è vero che tutto è bene quel che finisce bene, e se è vero che Patrick ha ripreso la sua vita normale, si è sposato e ha ripreso a sorridere, è pur vero che ferite lasciate da esperienze simili restano e anche la vita futura non può non portarne i segni.

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