Illuminata di Patrizia Carrano, Mondadori 2023

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia. Nome patrizio che richiama i fasti delle nobiltà di un tempo. E realmente Elena Lucrezia è figlia di un procuratore della serenissima che nella seconda metà del 1600 già non si preoccupa minimamente di scandalizzare Venezia, avendo scelto una donna del popolo molto al di sotto del suo rango. E siccome Giovan Battista Cornaro la sua Zanetta non se la potè sposare subito proprio per queste questioni sociali, alla fine decise che sposati o no, lui e Zanetta una famiglia l’avrebbero avuta lo stesso. Elena Lucrezia mostra fin dalla più tenera età una particolare predisposizione allo studio e un amore incondizionato per il sapere. E il padre anche questa volta scelse di non piegarsi alle consuetudini che volevano che per studiare, una fanciulla doveva farlo dalla cella di un monastero. Elena avrebbe studiato, lo avrebbe fatto in casa sua, nella fornitissima biblioteca di cui il padre andava tanto fiero, e con i migliori insegnanti. E visto che Elena viveva lo studio come una vocazione e mostrava una padronanza e una sapienza pari, se non superiore a quella di un uomo, diffondendosi la sua fama, il padre, appoggiato dagli insegnanti, pensò bene di continuare a sfidare le consuetudini perorando senza sosta la richiesta all’ateneo di Padova perché Elena potesse ottenere la laurea. Fu così che Elena Lucrezia Cornaro Piscopia divenne la prima donna laureata con un dottorato in filosofia e non in teologia come lei aveva chiesto. Patrizia Carrano racconta la storia di Elena Lucrezia secondo le notizie che trova negli archivi e secondo i suoi stessi occhi di donna. A tratti, la scrittura divaga in situazioni parallele che rischiano di far calare l’attenzione del lettore, ma la storia vera di Elena Cornaro è una di quelle storie da conoscere. Per questo consiglio questo libro, per la donna che abita le sue pagine e per la famiglia che le è stata tanto vicina da saper sfidare convenzioni e pregiudizi, fino a vederle indossare la mantella di ermellino dei laureati e la corona di alloro. Insegne che, fino a quel momento erano state ricevute solo da uomini.

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