Dodici presidenti di Alberto Orioli, Il Sole 24 Ore 2021
È il 2 giugno del 1946. Si è appena svolto in Italia il referendum col quale viene chiesto al popolo di scegliere tra monarchia e repubblica. Al voto sono ammesse le donne per la prima volta e la partecipazione è forte ma le controversie non mancano a tentare di surriscaldare un clima già incandescente. Finché diventa chiaro che le urne decretano l’avvento della repubblica. Da allora sono dodici i presidenti che si sono avvicendati al Quirinale. Dodici uomini con le loro vite e le loro storie, sulla breccia della grande storia sempre in evoluzione. Dodici personalità molto diverse tra di loro: De Nicola ed Einaudi, dichiaratamente monarchici ma consapevoli di dover assecondare il cambiamento, Gronchi, cordialmente sgradito agli americani. Segni, sfortunato detentore della più breve presidenza fino ad oggi. Saragat, presidente che attraversa il 68, già temprato dall’essere sfuggito fortunosamente alla morte per mano dei tedeschi nel 43 insieme a Pertini. Leone, primo presidente vittima