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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Lo strano viaggio di un oggetto smarrito di Salvatore Basile. Garzanti 2016

Michele è il custode della piccola stazione ferroviaria di Miniera di Mare. Si occupa di tenere pulito e in ordine il treno regionale che ogni sera torna alla stazione per la notte. Michele è un ragazzo solitario, nato e cresciuto nello stesso luogo, fa lo stesso lavoro di suo padre ma la sua giovane vita è già segnata da quando, molti anni prima, la mamma sale una mattina su quello stesso treno regionale che parte da Miniera Di Mare e non fa più ritorno. Michele vive in questo dolore sordo e sempre presente, una ferita aperta e sanguinante che condiziona la sua vita impedendogli di costruire rapporti umani. Michele preferisce gli oggetti che non possono abbandonare. Colleziona gli oggetti smarriti sul treno, una miriade di cose che nessuno ha mai reclamato. Finché, una sera alla stazione irrompe Elena a reclamare una bambola alla quale è molto legata. E finché, su quello stesso treno non fa ritorno anche il diario di bambino di Michele, un quaderno con la copertina rossa che la mamm

Canto di Natale di Charles Dickens. Prima edizione originale 1843

Un classico del Natale tra i più conosciuti e letti al mondo. Ebenezer Scrooge è un ricco banchiere profondamente avido e solo. Il Natale per lui è una perdita di tempo e non perde occasione per deridere chi gli fa gli auguri o chi, come il nipote Fred lo invita a pranzo. Bob Cratchit, l’uomo che lavora per lui, riceve uno stipendio da fame nonostante la sua numerosa famiglia e le sue difficoltà. Una vigilia di Natale Scrooge riceve una singolarissima visita che gli annuncia altre tre visite molto particolari: lo spirito del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. Saranno loro a provare a far cambiare idea all’avido e avaro Scrooge. Un racconto fantastico, gotico e a tratti commuovente. Una denuncia delle diseguaglianze sociali che rende questo romanzo breve sempre attuale. Dalla sua prima uscita in lingua originale nel 1843, il canto di Natale è stato pubblicato in innumerevoli traduzioni ed edizioni fino a oggi. Non si contano le rappresentazioni teatra

La favola di Natale di Giovannino Guareschi. Prima edizione Riunite 1946

Proviamo ad immaginarci Guareschi mentre scrive questa breve ed intensa favola che ricorda molto le atmosfere del piccolo principe. Siamo nel 1944. Freddo, fame e nostalgia sono compagne inseparabili Dei prigionieri del campo di concentramento di Sanbostel. Giovannino riesce a trasformare fame freddo E nostalgia nelle sue muse ispiratrici per una favola che scrive su brandelli di carta recuperati alla meglio. Scrive rannicchiato nella sua baracca mentre il suo compagno di prigionia realizza le musiche. Giovannino scrive e pensa ai suoi figli e alla sua famiglia. Li immagina preparare il Natale senza di lui. Finché un ponte sospeso tra sogno e miracolo permette loro di incontrarsi… Con la complicità di un bosco animato da funghi parlanti, cornacchie che fanno la ronda, angeli che planano come aerei, api Che regalano miele... Così per poche ore, quella sera della vigilia di Natale del 1944, i prigionieri di Sandbostel si spogliano della loro prigionia e operano il loro piccolo grande mir

L’uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman. Mondadori 2014

Ove ha 59 anni, vive in un non ben identificato quartiere di una città svedese ed è solo... Non che Ove senta la mancanza di amici... Ove ha una fissazione maniacale per l'ordine e il rispetto delle regole. Ne fa una questione vitale... Ma Ove è solo perché l'unica donna che lo abbia veramente amato e che lui abbia veramente amato gli è stata portata via da una malattia senza scampo. E come se non bastasse lo hanno messo in prepensionamento anticipato, lui che ha sempre lavorato e non si è mai ammalato un solo giorno. Ove ha 59 anni, è solo, burbero e malinconico... E vuole farla finita. Ma tutto congiura contro il suo suicidio: la vicina incinta con due bambine e un marito incapace che pretende di entrare nel viale d'accesso di casa con un rimorchio e si incastra... Adolescenti che non sono capaci di aggiustare biciclette... Vicini anziani che non sanno sfiatare i termosifoni... Lo stesso incapace del rimorchio che non riesce ad aprire una finestra bloccata senza cadere

La felicità sulla porta di casa di Jason F. Wright. Garzanti 2020

Hope è una neonata che arriva nella vita di Louise come un regalo di Natale decisamente fuori dal comune. Una donna sola e in difficoltà abbandona la piccola in una tavola calda e Louise la trova al termine del suo pranzo dell’ultimo dell’anno. All’istante Louise decide che quella bambina sarà sua figlia e riesce ad ottenerne la custodia. Hope cresce con nel sangue l’amore per la scrittura e diventa una giornalista molto promettente sempre in cerca di scoop e di promozioni. Finché viene a conoscere una storia tenera di generosità e altruismo, una di quelle storie capaci di emozionare e coinvolgere i lettori, specie a Natale. Un romanzo breve, una scrittura asciutta e scorrevole. Una di quelle commedie natalizie all’americana, come americani sono l’autore e l’ambientazione. Non amo molto le commedie e i film americani sul Natale, vi trovo sempre qualcosa di artefatto e forzato. Per questa ragione, non posso dire di aver apprezzato in pieno questo romanzo al quale non manca certo il

Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello. Prima edizione Nuova Antologia 1904

Cosa provereste se durante un viaggio vi arrivasse la notizia del vostro suicidio? Cosa scatta nella testa di un uomo quando legge su un giornale della sua stessa morte data per certa dai suoi più stretti parenti? Mattia Pascal si trova proprio in questa situazione. Ha lasciato una casa in cui non è ben voluto, una moglie che lo disprezza e una suocera arcigna e litigiosa oltre ogni dire. In più è stato frodato nella sua eredità e altri eventi gli sono occorsi, eventi dai quali è letteralmente scappato. Poi moglie e suocera vanno dando per certo il suo suicidio con tanto di corpo ritrovato e riconosciuto. Cosa fare? Tornare per spiattellare sul naso delle due megere la sua ottima salute o approfittare della sua morte dichiarata per crearsi una vita nuova, diversa, con tanto di nuova identità e nuovo passato? Un romanzo noto che fa interrogare sull’importanza delle scelte e sull’impatto che ogni scelta ha su tutta la vita di una persona. La scrittura a tratti scanzonata, naturalmente

Il taccuino delle cose non dette di Clare Pooley. Mondadori 2020

Julian, un eccentrico pittore stanco della sua vita piatta, scrive su un quaderno un breve resoconto della sua vita, non come essa appare all’esterno, ma come lui realmente la vive. Sulla copertina del quaderno traccia due parole: progetto autenticità. Poi lo abbandona sul tavolo di un bar sfidando chi lo trova a fare lo stesso e a passare il testimone a qualcun altro. Da qui prende il via un racconto che coinvolge varie vite, tutte con le loro insoddisfazioni e problemi. Julian, Monica, Hazard, Riley, Baz, Benji, Alice, la signora Betty, Mary... Tutti rinchiusi nelle loro esistenze complesse, afferrati dalle pagine di quello strano taccuino e dai suoi imprevedibili percorsi. Così il quaderno di Julian fa da legame tra queste persone, dando vita a cambiamenti inattesi e ad amicizie altrimenti impossibili. Un romanzo particolare che in modo leggero fa riflettere su molte cose. Il senso di libertà che si prova mostrandosi per quello che si è, la virtù terapeutica dello scrivere, la gioi

Vento fresco di Felicia Lione

Un momento, uno sguardo, poche parole durante una ordinaria visita medica. Pochi attimi capaci di dare ad una vita un corso diverso e inaspettato. Questa storia inizia con questa immagine forte, mentre il medico, il cui nome scopriamo solo quasi all’ultima pagina, ci catapulta nel racconto trascinante di una ricerca. Ricerca di radici, desiderio di essere radice, albero che dà frutto. Una storia struggente ed emozionante che ci porta nelle atmosfere meravigliose del Cilento con le campagne dove gli uomini lavorano duramente ma non disdegnano di mettersi a chiacchierare con chiunque, offrendo magari del buon vino, dove le donne fanno ancora il pane nei forni a legna e dove le montagne attraversate dai fiumi si aprono in grotte spettacolari. Immagini spensierate di giornate in campagna, escursioni alle grotte con la moglie e a volte con amici, questo romanzo è anche una riflessione intensa sulla maternità e paternità, dove il desiderio di diventare padre si fonde al bisogno di esse

Bacio le viole di Felicia Lione

Ci sono fiori piccoli come le viole. Sono aggrappati al terreno, ricevono poca luce e poco calore dal sole. Ogni tanto una farfalla si posa su uno di questi fiori, raccoglie un po’ di polline e si rialza in volo e va a baciare un bimbo fortunato. Viola nasce con una macchia sulla guancia sinistra. La mamma inventa per lei questa favola per farla crescere serena e sicura. Ben presto la favola di Viola si scontra con la realtà dura e triste della commiserazione, degli sfottò a scuola fino a veri e propri atti di bullismo che feriscono la gioia di vivere di quella bambina che vorrebbe poter cancellare la sua faccia insieme al suo nome. Così la diversità non è più la bellezza della favola raccontata da una mamma alla sua bambina, ma diventa uno stigma che emargina, ferisce, cambia, spezza dentro. Solo grazie all’amore della famiglia, in particolare di un nonno molto speciale e di persone altrettanto speciali e sensibili, Viola riuscirà a non spezzarsi irrimediabilmente e a fare pace con qu

Ivano dei miracoli di Andrea Cataldi. Letteratura alternativa 2018

Un uomo, una bicicletta, il bisogno fisico di fuggire via fino a far perdere le tracce di sé. Ivano pedala furiosamente dopo aver capito finalmente, nel modo più brutale possibile, che il suo miglior amico non solo gli ha fatto perdere il negozio di famiglia, ma gli ha soffiato anche la moglie. Ivano pedala e pedala. Esce dalla città ed entra in una campagna che subito sembra fuori dal mondo, come il piccolo paesino in cui si ritrova. Un luogo dove la gente sembra cristallizzata in un tempo in cui internet, cellulari e tv non esistevano ancora. E mentre Ivano viene accolto dalla giovane ed eccentrica Elfrida e dal fratellino che parla solo il linguaggio degli uccelli, in paese iniziano a succedere fatti strani... miracolosi... in cui Ivano ha la ventura o forse la sventura di essere coinvolto. Un romanzo brillante, divertente, a tratti scanzonato, ma al tempo stesso ricco di profondità e sensibilità. le immagini descritte e i fatti raccontati sono tanto coinvolgenti da dare la sens

Il pastore della meraviglia di Gennaro Matino. San Paolo 2007

Si avvicina il tempo di Natale e in tante case è in corso la preparazione del presepe. Ma se volessimo realizzare un vero presepe napoletano, cosa dobbiamo sapere? Cosa ci dobbiamo procurare? Ebbene! Lasciamoci condurre da Gennaro Matino a casa di zio Peppe, esperto conoscitore dell’arte del presepe napoletano, tra fede, tradizione e simbologia. Prepareremo il presepe insieme a zio Peppe e a sua moglie Luisella, li sentiremo battibeccare come Lucariello e Cuncetta di Natale in casa Cupiello, ma ci lasceremo anche trasportare dal racconto avvincente di zio Peppe mentre il piccolo Gennarino, figlio di una coppia di vicini, prende appunti per la sua ricerca. Scopriamo così che nessun personaggio del presepe napoletano è messo a caso. Nel presepe napoletano, davanti al Dio bambino e a Maria e Giuseppe c’è tutta l’umanità. Ci sono tutti mesi dell’anno con i lavori dominanti che li contraddistinguono, ci sono le stagioni della vita, c’è il bene e c’è il male, c’è l’oriente e l’occidente, c’è

Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin. Edizioni EO 2018

Violette fa un lavoro strano... è guardiana di cimitero... Può sembrare un lavoro macabro e triste, uno di quei lavori che nessuno vorrebbe fare. Eppure Violette lo accoglie e vive con serenità trasformando il suo cimitero in un luogo accogliente dove si curano i fiori, gli alberi, un bell’orto dietro la casa del guardiano, e soprattutto le persone. Vediamo Violette accudire il suo cimitero, chiacchierare amabilmente con chi condivide con lei il lavoro e le giornate, aprire casa sua aLle persone che vengono in visita ai loro parenti e amici. E in flashback scopriamo pian piano le vicende di una donna che prima di diventare custode di quel cimitero è stata tante cose, cose dolorose: orfana, moglie di un uomo sbagliato, donna sola e colpita da troppe prove pesanti. Violette reagisce leggendo, innamorandosi delle regole della casa del sidro, ascoltando buona musica, imparando a curare la terra e a coltivarla. Una storia che resta nel cuore, una location sicuramente particolare quella de

Il concerto dei destini fragili di Maurizio De Giovanni. RCS 2020

Un medico, un avvocato, una donna dell’est. Un ospedale travolto da quella che da qualche mese è diventata un’emergenza inaspettata e devastante. Uno studio legale fermo come ferma è l’Italia intera in questo aprile di lockdown. Una casa divenuta troppo piccola per la figlia adolescente di una donna che non vuole guardare in faccia una realtà difficile da accettare. Tre vite, tre luoghi. Tre persone che potrebbero non incontrarsi mai, tre anime ferite da tante cose, costrette a fare i conti con un tempo riscritto da eventi che hanno stravolto le vite di tutti noi. Un romanzo breve e intenso, uno scandaglio degli animi e dei loro drammi nascosti. De Giovanni conferma la sua grande sensibilità oltre che la sua abilità di scrittore. I personaggi balzano fuori dalle pagine suscitando in chi legge il desiderio di esserci con loro, non solo di conoscere le loro storie. Ho letto questo breve romanzo senza sapere che fosse ambientato durante il lockdown di marzo e aprile scorsi. Non so se

La donna dal kimono bianco di Ana Johns. Tea 2020

Giappone 1957. Naoko Nakamura è una ragazza di diciassette anni. Il padre l’ha promessa in sposa ad un Giovane che gli permetterebbe di consolidare ulteriormente la sua posizione economica. Ma Naoko si è già innamorata e non del giovane voluto dal padre, ma di un americano, il peggio del peggio che poteva capitare ad una ragazza giapponese di buona famiglia in quei tempi. Quando Naoko scopre di essere incinta, la famiglia la rinnega costringendola ad un calvario che nessuna donna dovrebbe mai subire. America oggi. La giornalista Tori Kovac legge una lettera consegnatale dal padre. Negli anni 50 l’uomo è stato marinaio in Giappone. La lettera rivela alla donna la giovinezza di suo padre, un tempo in cui un marinaio ha amato una ragazza dalla quale ha avuto una figlia. Tori si mette sulle tracce di quella storia d’amore per ritrovare la donna che in una foto appare in kimono bianco, la donna che ha dato una bambina a suo padre. Un libro che apre uno spiraglio su una pagina poco conosc

Borgo sud di Donatella Di Pietrantonio, seguito de l’arminuta. Einaudi 2020

Le due sorelle che abbiamo conosciuto nel libro l’arminuta sono diventate adulte. Ognuna di loro ha la sua strada. L’arminuta che continua a non esserci presentata col suo nome, è diventata un’insegnante. Adriana con la sua esuberanza e il suo carattere fuori dagli schemi ha conosciuto un ragazzo e ha avuto un figlio con lui. Ma le cose tra loro non sempre funzionano ed è proprio in quei momenti che Adriana irrompe dalla sorella col bambino e le sconvolge le giornate. Fulminea e inattesa come arriva, così se ne va finché non succede qualcosa di molto serio che rischia di cambiare per sempre il corso delle loro vite. L’arminuta rievoca in una notte ricordi di anni passati. Lo fa in un flusso ininterrotto fino a farci scoprire cos’è che l’ha costretta a ritornare in Italia, da quella sorella che è entrata ed è uscita dalla sua vita e che da molto tempo non incontra più. Avevo apprezzato molto l’arminuta, ma come spesso accade, i seguiti non hanno la freschezza e la genuinità dei primi li